Daniela Spiga
Daniela




Pubblicazioni

Di seguito una lista di libri pubblicati dall'autrice:


La casa dei limoni

Albatros edizioni


L'ultimo anno

Edizioni Eracle


Ai bordi della vita

Gi.A. editrice


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La parola nel pensiero

Ogni singola parola possiede una virtù. L'insieme di più parole sono l'alchimia del pensiero. Non vi è niente di più potente di una frase, se carica di significato, perchè riesce a scuotere un animo, ferire un cuore, esaltare una mente. Il valore dello scrittore si misura non dall'aulicità dei termini usati né da un ostentato populismo per piacere a tutti, ma per quel perfetto bilanciamento tra idea e uso del vocabolo. Per me lo scopo principale della scrittura è quello di instillare nel lettore una visione di vita, tale che il sapere diventi una cosa comune e non solo per pochi iniziati. Sarà mio compito fare in modo che i messaggi che invierò non siano misteriosi ma chiari e comprensibili e che questi suscitino sentimenti ed emozioni là nel profondo dell'animo.



22/01/2022 Audiorecensione de "La casa dei limoni" trasmessa sul programma "10 libri"

La casa dei limoni










21/01/2022 Intervista Sky trasmissione "Se Scrivendo"

La casa dei limoni Intervista/Recensione all'interno del programma televisivo Se Scrivendo - Bookshow: puntata n. 1675






01/09/2021 La casa dei limoni

La casa dei limoni Teresa nasce in Sardegna, a Monserrato, nel 1898. I suoi espressivi occhi azzurri, il temperamento intraprendente ereditato dalla nonna e il suo nome, che in ebraico significa "cacciatrice", delineano nella piccola un carattere forte. Teresa diventa una ragazzina e poi una donna attenta e coraggiosa nell'affrontare ogni gioia o dolore che la vita le presenta. Cresce in una delle laboriose famiglie sarde che, alla fine del XIX secolo, in una regione martoriata dall'arretratezza, fatica per sopravvivere, orgogliosa dei propri principi. Riceve un'educazione improntata al rispetto e alla devozione per tutte le persone e le cose che popolano la sua casa, circondata dalla natura, da profumi e sapori genuini. Teresa pratica la dura arte dei mestieri domestici in maniera impeccabile, poi nel suo cammino intervengono anche l'amore per Erminio e il matrimonio. Come da tradizione, i due piantano il primo albero di limoni nella nuova dimora, ma quel luogo non è solo un insieme di mura e fiori; diventa lo scrigno custode degli episodi di vita di coloro che lo attraversano con le loro storie. Le guerre, le nascite, le perdite impreviste, il mondo in evoluzione e tutto quanto avviene nello spaccato storico offerto dal romanzo, temprano l'animo di una donna del tempo, dal cuore grande e disposta al sacrificio, sempre pronta a rialzarsi per proteggere chi ama, a sorridere piuttosto che arrendersi. Chiunque abbandona la sua casa sente forte il richiamo di tornarci."






31/08/2012 Recensione de "L'ultimo anno" sul Tg Rai Tre Regione

L'ultimo anno All'improvviso l'amara scoperta. "L'ultimo anno" , romanzo della giovane giornalista cagliaritana Daniela Spiga, ruota attorno al difficile rapporto con la malattia. Il cancro detta le regole dell'esistenza. E' come trovarsi di fronte a un terremoto, cambiano le prospettive di vita, l'ospedale diventa la prima casa ma si gustano le piccole conquiste quotidiane. A volte bastano un sorriso e una carezza, si scopre il valore della famiglia. Avanza un'enorme certezza "solo l'amore lenisce la sofferenza". Edizioni Eracle. Tonino Oppes rubrica "Leggere"






21/04/2012 Recensione de "L'ultimo anno" su L'Unione Sarda

L'ultimo anno Non è un romanzo o un'opera di saggistica. Non è un libro per lettori dai nervi fragili. Vi si racconta in prima persona la lotta tra una donna in là con gli anni e un male che si è solito definire incurabile. Anche se non si tratta di un thriller, non è il caso di riferire il finale. L'autrice si chiama Daniela Spiga, titolo del libro L'ultimo anno ( edito dalla napoletana Eracle). Collaboratrice di varie testate giornalistiche, ha esordito con una raccolta di racconti, "Ai bordi della vita", incentrati su storie di emarginati. Storie vere raccolte dalla viva voce dei protagonisti. Così come è autentica la vicenda narrata in questo libro, per ammissione della stessa autrice, che racconta in prima persona le varie tappe della malattia di una sua parente. La cronaca dei fatti si snoda con una precisione lucida, fin dall'incipit della vicenda quando avviene una scoperta inquietante , accompagnata da dubbi e domande angosciose ("Che cosa può aver provocato il mio malanno? Un trauma? Un dolore amaro? Uno stile di vita che non mi era congeniale? Mangiavo cose sbagliate? Facevo cose insulse? Il corpo sottoposto a troppi sforzi? Non avevo più un obiettivo da perseguire?"). Daniela Spiga, cagliaritana nata nel 1978, non inventa nulla. Il suo lavoro di giornalista l'ha portata ad esplorare il mondo dei più deboli, dei malati e degli anziani, che a Cagliari e in Sardegna ora conosce bene. Nel libro parte da un'osservazione minuziosa e partecipe di un dramma familiare che coinvolge tante persone, un microcosmo di affetti messi a dura prova. Ma la sfida coinvolge direttamente anche il personale sanitario che fa del suo meglio per curare una paziente in bilico tra la vita e la morte. Nel ricordare i momenti cruciali della sua esistenza, fatta di luci e ombre, la protagonista ( di ottant'anni, il cui nome è Agostina) sottolinea come il suo valore per eccellenza sia uno solo: la famiglia e gli affetti che legano i diversi componenti di questa. Infatti sono loro che le stanno vicino nei momenti più difficili della sua vita. "L'ultimo anno" è un libro che rientra in un filone di opere recenti, italiane e straniere che affronta da diverse angolazioni un male oscuro sempre alla ribalta della cronaca. Con dibattiti polemiche e nuove scoperte. Giovanni Mameli






10/01/2012 L'ultimo anno

L'ultimo anno Agostina sta per compiere ottant'anni quando la sua vita cambia corso all'improvviso. È una normale mattina di primavera, piena di sole e di promesse, che decreta l'inizio di uno dei periodi più bui e più intensi della sua esistenza. In piedi, sotto le luci dello specchio, scopre di avere un tumore. Un pugno nello stomaco, un'avventura sconcertante, una giostra di emozioni. In un attimo la sua vita viene stravolta ed in quei pochi istanti, in cui è l'unica persona a sapere cosa le stia succedendo, serpeggia una domanda: si può sfuggire al potere del destino? In un baleno, il caso decide di puntare il suo indice accusatorio proprio su di lei, proprio in quel momento ed in quel luogo, distruggendo il presente, buttando all'aria il futuro, sostituendo il controllo con l'impotenza, l'ordine con la confusione, la tranquillità con la paura, mettendo fine ad un certo tipo di vita, modificandola inevitabilmente in un'altra e dando inizio allo straordinario gioco delle fatalità. Sarà il cancro da quel momento a dettare le regole, i tempi e le modalità; ma sarà Agostina stessa a raccontarli, ricostruendo la storia di quell'ultimo anno con lettere e ricordi commossi. Racconterà verità fino a quel momento taciute perfino a se stessa, si domanderà i perché dell'esistenza, e riscoprirà la forza della famiglia. Una riflessione di illuminata sincerità sull'amore, sulla morte, sui rapporti con gli altri e sui piccoli e grandi eventi della propria vita. Note dolci e piene di affetto che insieme compongono una storia autentica, dove i grandi sentimenti si costruiscono giorno dopo giorno, momento dopo momento...



25/05/2010 Convegno di presentazione "Ai bordi della vita" Dando voce ai più silenziosi

Ai bordi della vita Ai margini della società, in bilico tra solitudine e senso di libertà, stancamente, si trascina l'esistenza dei clochard cagliaritani che Daniela Spiga racconta nel libro "Ai bordi della vita" (GIA Editrice). Uomini e donne che hanno fatto della città la propria casa, delle stelle il soffitto, del marciapiede l'incomodo giaciglio, per scelta, ma, soprattutto, per costrizione. Comprensione e solidarietà: questo il messaggio, il senso di un testo che racconta la non-vita.



15/11/2009 Ai bordi della vita

Ai bordi della vita È dal cuore di Cagliari, dal Centro comunale di solidarietà Papa Giovanni Paolo II in Viale Fra Ignazio, che prende vita l´idea di quest´opera: diciotto racconti, diciotto uomini a cui Daniela Spiga, attraverso questa raccolta, ha voluto dare voce. Intento di fondo quello di abbattere buona parte dei pregiudizi e delle convinzioni più comunemente diffuse intorno alla figura dei clochard che, ai bordi della vita, contrariamente a quanto solitamente si crede, spesso si trovano a causa di una sorte che non è stata molto generosa con loro: persone che sin dall'infanzia , o per una caduta da cui non sono più riuscite a rialzarsi , per una serie di scelte sbagliate, si sono viste chiudere le porte in faccia da parte di una società che corre troppo veloce per accorgersi di chi è rimasto indietro. Persone che con i pochi mezzi che possiedono hanno girato il mondo, altre che non si sono mai spostate dallo stesso marciapiede per tutti questi anni, hanno in comune di ritrovarsi tutte le sere in quel centro di accoglienza di Viale Fra Ignazio, che almeno per la notte offre loro un tetto che gli dia riparo ed è divenuto il maggiore punto di riferimento cui rivolgersi grazie al complesso di iniziative che con quest' attività cooperano. Un libro che potremmo definire più una finestra su una realtà che esiste ai bordi della nostra esistenza, ma di cui troppo spesso possediamo una visione distorta.